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Esteso per ben 1300 mq e articolato su più livelli scavati nella roccia, il complesso è una vera sintesi di ciò che i Sassi possono offrire. Il percorso parte da Madonna delle Virtù (XII sec. circa) che si presenta come una basilica a tre navate di stile romanico. Ad impreziosirla cupole, matroneo e colonne completamente scolpite. Unico nel suo genere, è l’affresco del XIV secolo circa situato nella navata laterale; si tratta di un affresco “staccato” probabilmente da un’altra chiesa. La sua particolarità è data dall’insolita iconografia della Madonna che volge le spalle alla Croce. Una piccola rampa di scale collega la chiesa al monastero; dapprima cenobio, poi abitazione, conserva ancora i tipici palmenti (vasche di pigiatura dell’uva), espressione della civiltà contadina. L’atmosfera suggestiva che si respira in questi ambienti ha fatto sì che Mel Gibson li scegliesse come location per girare la scena dell’Ultima Cena nel film “The Passion”. Una vista mozzafiato sul canyon lungo il quale scorre il torrente Gravina, accompagna la salita verso il livello superiore dove è ubicata la cripta di San Nicola dei Greci. In stile bizantino, acquista valenza per la sopravvivenza di importanti affreschi tra cui il “trittico” con i Santi Nicola, Barbara e Pantaleone (XIII sec.) e per le tombe di tipo barbarico che si estendono lungo il pavimento della navata destra e sul pianoro sovrastante. Il complesso si conclude con una serie di case grotta che conservano palmenti, sistemi di canalizzazione delle acque e cisterne per la raccolta dell’acqua piovana. Percorrere l’itinerario rupestre consentirà al visitatore sia di rivivere atmosfere e suggestioni di un tempo ormai lontano, sia di scoprire la storia di uno dei complessi più affascinanti e misteriosi della città dei Sassi.